La
maggior parte delle clienti di una profumeria, almeno una
volta, hanno
rivolto la
domanda “ scusi signorina ma che differenza
c’è tra un’eau
de
parfum e
un’eau de toilette?”
Vi siete mai chiesti
perché alcuni profumi svaniscono rapidamente
mentre altri rimangono sulla vostra pelle per più tempo?
È vero, ogni pelle reagisce a suo modo e tende a far
evaporare
un’aroma più o meno velocemente ma esistono anche
delle
caratteristiche oggettive che rendono un profumo più o meno
“durevole”.
Un profumo
è una miscela composta principalmente da alcool
denaturato (presente in maggiore quantità) e, a seguire, da
una serie
di essenze ed olii disciolti. Una prima classificazione dei
profumi può
essere
fatta, pertanto, considerando prorio la quantità di essenze
in
esso presenti:
tanto più alta sarà la percentuale di
concentrazione
della fragranza e
tanto più risulterà marcato, deciso e persistente
l’odore del profumo stesso.
Questo perché l’alcool è un elemento
altamente volatile che tende,
quindi, ad evaporare e a lasciare sulla
pelle solo la vera essenza del
profumo. In base a questo criterio, e come di sicuro vi sarete resi
conto
sbirciando negli scaffali della profumeria, i profumi
più
diffusi
si dividono in:
- Eau de toilette
- Eau de parfum
L’eau de toilette ( EDT ) è il profumo
meno concentrato
tra i due (la
concentrazione si aggira tra il 8-15%), ciò
significa che è una
fragranza che tende più
facilmente ad evaporare mettendo in evidenza
soprattutto
l’odore iniziale del profumo stesso (quello che,
cioè, in
gergo tecnico, viene chiamata “nota
iniziale”). Nella maggior parte dei
casi è anche
meno caro rispetto all’eau de parfum perché
più diluito
con alcool e risulta, quindi, meno costoso
produrlo.
L’eau de parfum ( EDP ), invece, contiene percentuali
di
concentrazione di essenze dal 15 al 20%. Essendo più
concentrato,
l’eau de parfum risulta più intenso e
duraturo, riuscendo ad esaltare
anche altri aromi del profumo, non
percepibili nel caso di eau de
toilette, come le cosiddette
“note di cuore” e “note di
coda”.
Ogni profumo basa la sua esistenza su una piramide olfattiva
basata su note di testa, note di cuore e note di fondo. È da
questa piramide olfattiva che dipende anche la classificazione
delle fragranze.
Note
di testa.
Sono quelle che percepite immediatamente appena è
vaporizzato un profumo che sia sulla vostra pelle o su una moillettes.
Le note di testa sono le molecole più piccole che formano
una
fragranza e sono quelle che più velocemente evaporano. Loro
sono
il biglietto da visita di un profumo, la cosiddetta prima impressione.
Le note di testa sono, nella maggior parte dei casi, composte dagli
odori più forti ma da una composizione volatile. Gli odori
emanati dalle note di testa sono tradizionalmente definiti freschi,
taglienti o assertivi.
Note
di cuore.
Sono quelle che emergono appena svaniscono le note di
testa. Sono la parte centrale di ogni fragranza, appunto per questo
denominate di “cuore”. Sono molecole
più
morbide e avvolgenti, possono essere considerate quelle in grado di
conferire a una fragranza il suo carattere definitivo. La loro durata
può variare dalle quattro alle sei ore. Per comprendere se
un
profumo fa per noi, oppure no, è il caso di attendere dieci
minuti dalla vaporizzazione sulla pelle, tempo che necessitano le note
di cuore per presentarsi.
Note
di fondo.
La loro apparizione avviene dopo trenta minuti/
un’ora dalla vaporizzazione sulla pelle. Sono le molecole
più grandi e resistenti, sono quelle che “si
attaccano
alla pelle e non la mollano più”. La loro
persistenza
è palese se si pensa che una volta vaporizzata una fragranza
su
un capo d’abbigliamento, il suo odore persiste anche fino a
tre
giorni. Le note di fondo rappresentano la personalità di un
profumo. Nella maggior parte dei casi, sia che si tratti di fragranza
femminile sia che si tratti di fragranza maschile, le molecole di fondo
tendono ad appartenere alla famiglia dei muschi o dei legni.
Punto
1. Esistono differenti tipologie di fragranze.
Parfum o Extrat o Essenza.
Eau de Parfum.
Eau de Toilette.
Eau de Cologne.
Eau Fraiche.
Punto
2.
La classificazione dipende solo ed esclusivamente dalla
percentuale degli oli essenziali (definiti anche come composti
aromatici).
Parfum o Extrat o Essenza: dal 20% al 30% (per le varianti
più intense si ha una percentuale di 40%).
Eau de Parfum: dall’15% al 20% .
Eau de Toilette : dal 8% all’ 15%.
Eau de Cologne: dal 3% al 5%.
Eau Fraiche : < del 3%.
Punto
3. Esistono profumi senza alcool.
Sono molto rari, molto delicati e poco persistenti. Sono adatti per le
pelli molto sensibili e facilmente irritabili. Oppure possono essere
considerati una valida scelta al profumo nel periodo estivo quando,
anche l’idea di indossare una fragranza agrumata e leggera
può essere pesante.
Punto
4. La persistenza di un profumo non dipende solo dal
profumo in sé.
La persistenza di un profumo sulla vostra pelle dipende da tre fattori:
ph della pelle, tipologia di pelle, concentrazione
dell’essenza.
Studi scientifici riportano il fatto che “il PH della pelle
varia
leggermente da persona a persona, questo comporta che a un valore di PH
basso (acido) l’essenza contenuta si combini in maniera
differente rispetto a una pelle con un valore di PH alto (neutro o
basico). Inoltre un PH basso contribuisce a ridurre in maniera
sensibile la persistenza del profumo. Come è facile intuire
la
pelle è il vero componente essenziale per la buona riuscita
di
un profumo in termini olfattivi e di durata. Questo però non
deve farci generalizzare il problema: se un profumo non resta a lungo
sulla propria pelle, questo non significa che si deve smettere di
utilizzare profumi, ma che semplicemente si deve trovare quello
più adatto al tipo di pelle che si possiede, attraverso
varie
prove”